un'italiana che lavora freelance per l'america

La mia prima intervista va a Flavia: curiosa, visionaria, ma efficace graphic designer che ci racconta la storia di un’italiana che lavora freelance per l’America; the American Dream!

1) Flavia,innanzitutto, parlami di te?

Sono una graphic designer romana di 23 anni. In passato ho affrontato un periodo turbolento, mia madre capì la situazione  adolescenziale e mi portò via. Non volevo andarmene, avevo gli amici, il ragazzo e mai avrei voluto distaccarmi da quella realtà. Come immaginerete, mi trascinò comunque in un altro continente e subito dopo le medie mi ritrovai in America! Capirete bene che ho pianto più quando sono tornata, che quando sono partita’.

Ora vi spiego perché…

Arrivata in Florida ho frequentato la Wellington High school e proprio qui è iniziato il mio sogno americano! (sai l’armadietto che non si apre, gente in skate, panera bread, il ballo della scuola, thanksgiving, black Friday, halloween)… The American Dream. Tutto quello che si vede nei film, io l’ho vissuto nella mia fase di crescita e volevo raccontarvi come l’America mi ha cambiato per la prima volta.

2) Chi ti ha fatto amare quel che è diventato il tuo attuale lavoro di grafica?

Senza ombra di dubbio, Stefania Agostino, la mia professoressa di grafica del primo superiore. Reputo non sia facile il mestiere di educatore, ma lei ha saputo farlo bene. È stata quasi come una madre, capendo da subito le mie potenzialità e riuscendo ad indirizzarmi verso questo mestiere. Mi ha dato disciplina e metodo, insegnandomi il senso del bello, del design, della creazione e dell’arte.

3) A quali progetti stai lavorando?

L’ultimo progetto è la creazione di 6 cover per un deejay di NY. Rally Chopper https://www.beatport.com/release/double-dragon/2050956), artista di fama internazionale che mi ha trovato dal sito www.flaviamoretti.com  e mi ha contattato per propormi una collaborazione lavorativa da freelance. Dopo avermi chiesto un preventivo ed in base all’accordo ho iniziato a lavorare sul progetto e nel giro di due giorni avevamo già delle belle idee. Inoltre sto lavorando alla realizzazione del design e del packaging di prodotti marchio Nba.

un'italiana che lavora freelance per l'america

4) A 23 anni la tua pagina vanta clienti fuori dal continente: come ci sei riuscita così giovane?

Tornata dalla mia prima esperienza in America, mi sono diplomata in tecnico della grafica pubblicitaria, l’anno dopo ho frequentato un master in grafica pubblicitaria e web designer e dopo tanti tentativi fallimentari, ho deciso, di mia spontanea volontà, di tornare a Miami per crearmi contatti lavorativi da strutturare poi in Italia. Ho fatto dapprima una ricerca riguardante aziende italiane in America. Ho mandato una decina di mail e cercando compulsivamente online senza meta, sono incappata in un articolo che parlava di un italiano, che è riuscito a trasferirsi a Miami. Gli ho scritto due righe di email e due settimane dopo mi chiamò la moglie per un incontro. Ovviamente incredula, il giorno stesso ci vedemmo. Una volta in Italia, grazie a lui ho potuto collaborare da freelance con clienti fuori dal continente e dopo queste esperienze posso dire che L’ America mi ha cambiato la vita per la seconda volta.

Il mio sito inoltre è in inglese dunque è visitato soprattutto da stranieri. Un portale in inglese, a mio parere, porta ad acquisire clienti extraeuropei.

5) Cosa ne pensi della realtà italiana nel mondo del web ed in particolare al mondo dei grafici?

È tutto una m***a. Io, nonostante la passione e la dedizione che ho per il mio lavoro, sono riuscita a lavorare dentro una tipografia a gratis per imparare il mio mestiere ed ho lavorato soltanto perché conoscevo il proprietario! Inizialmente non avrei mai voluto lavorare freelance, volevo un ufficio e volevo solamente fare il mio lavoro. Il mio sogno è di lavorare per TBWA, dunque nella mia testa volevo entrare nell’azienda affiliata italiana per poi farmi ‘il mazzo’ e chiedere il trasferimento a Ny. Ho sempre cercato di immaginarmi visivamente l’obiettivo (già sapevo ad esempio in che loft volevo abitare). La realtà in Italia è che la gente non capisce l’importanza della pubblicità‘. Preferisce andare dal cugino che fa il logo in word e non capisce che l’immagine è tutto.

Specialmente oggi, tutto è immagine! Andate via, se non siete pronti a fare la rivoluzione andate via, il cervello qui è già morto. Vedo i grafici sottopagati e sfruttati, anche quelli bravi. Andate via!!

6) Cosa pensi ci sia di sbagliato dunque in questo sistema?

La politica. La gente ha troppa fame e l’Italia mangia i soldi! Ci sono 3-4 dinosauri che ci hanno mandato in rovina; Io sono nata in questa m***a e con questa mentalità non cambierà mai la situazione. Dovremmo levare i politici e mettere una persona che viene dal popolo. Un imprenditore. Il governo così come è messo, non sa gestire i giovani e non da possibilità a chi potrebbe far rinascere il bel paese.

7) Flavia, come è la tua giornata lavorativa?

Io non ho una giornata lavorativa, questo è il bello dell’essere freelance o forse il bello della mia vita. Come vedo la mia giornata un domani? Per il momento il mio ‘domani’ sarà la Spagna, sto andando a vivere alle Canarie.

8) Perché alle Canarie?

Perché per me, è il posto più vicino all’America. Se siete curiosi di vedere parte della mia ultima esperienza in Usa, date un occhiata a questo video https://youtu.be/SJaW0lOATLg

Flavia ha grinta, questo traspare ovunque ed evidentemente non è una ragazza che passa inosservata. Preferisce collaborazioni straniere, mica perché è pazza =) ma perché evidentemente il suo lavoro è stato riccamente sottovalutato. Questo articolo l’ho fortemente voluto, perché stimo questa ragazza e volevo condividere il suo percorso, in modo tale da sognare un pò insieme e per capire che il sogno americano non è poi così lontano. Spero che, questa curiosa e  visionaria donna possa ispirarvi, per cercare nella vita di fare quello che vi piace, nonostante gli intoppi e nonostante i fallimenti.

un'italiana che lavora freelance per l'america

E ricordatevi anche che uno dei motivetti di questo blog è

‘Flectere si nequo superos, Acheronta movebo’

Gateaway Beachwear at Zaful