La storia di oggi: il biliardo

La storia di oggi: il biliardo.

BuzzooleLa storia di oggi: il biliardoSarà capitato anche a voi di ritrovarvi a fare una bella serata in compagnia di luci soffuse e da una stecca da biliardo no?

Quanti di voi conoscono a Roma

le amate bische?

Un passatempo molto amato dai giovani e dai meno giovani… un gioco complesso dalle origini molto antiche…

Dalle notizie estrapolate qui e li, fu Luigi XI, sovrano di Francia, nel 1470, a far conoscere il biliardo.

Come funziona?

Per i pochi che non hanno avuto la fortuna di avere un appuntamento romantico in bisca, lo spieghiamo velocemente: Il gioco consiste nello scivolamento controllato di biglie sferiche su un piano liscio e orizzontale, ‘pizzicate’/lanciate da un’asta detta in gergo ‘stecca‘.

La diffusione continentale fu molto rapida, tutti ne rimasero affascinati e stranamente ebbe molto più successo nelle classi ricche che in quelle popolari. Tanto è che inizialmente le biglie venivano prodotto con l’avorio ed erano anche tenute da collezionisti, per fortuna e’ stato vietata la produzione agli inizi del 20° secolo.  Quindi adesso abbiamo vari materiali per queste boccette da gioco, tra cui le piu’ tradizionali e pregiate sono quelle di legno completo, quelle con l’esterno di plastica e l’interno di legno, quelle rivestite di alluminio sempre con l’interno in legno, alcune in resina etc. etc.

La storia di oggi: il biliardo

La nostra storia di oggi ebbe inizio a Roma nel lontano 1763.

Un caparbio artigiano del legno si trasferì nella romantica Parigi, dove fondò con amore l’Officina per la Fabbrica e Restauro dei Biliardi. Il suo nome era Giovacchino Restaldi, un uomo dalle mille idee e tanta passione!

Inizialmente i biliardi venivano costruiti secondo le regole francesi (senza buche, sempre alternativi), in seguito il tavolo grazie a Aristodemo Restaldi (1784) subì dei cambiamenti, per diventare non solo decorativo ma anche utilizzabile, dunque vennerò inserite sei buche aumentando anche la dimensione del tavolo.

Il tavolo a questo punto divenne da gioco e le tradizioni familiari continuavano a susseguirsi

La storia di oggi: il biliardo

Arrivò subito nei caffè e nacquero sale dedicate al gioco, molto frequentate. Così l’officina si allargò e la produzione aumentò. La produzione in seguito passò a Cesare Restaldi e Santi Restaldi, ma a quel punto nel 1874 era già subentrata la concorrenza. Ottorino Restaldi, conosciuto come grande costruttore, si strinse le maniche ed iniziò dal 1906 la sua battaglia iniettando nel mercato la sua ‘Costruzione Americana’. Collegando al marchio delle etichette di precisione, solidità, silenziosità di battuta e scorrevolezza. Il boom non tardò ad arrivare! Ma ahimè arrivò anche la guerra e lo scalpello tanto amato venne abbandonato per impugnare le armi… finita la guerra, lui ricominciò la sua!

La storia fino ad oggi

Ad oggi la proprietà è in mano a Claudio e Valerio (rispettivamente figlio e nipote di Mario, figlio di Ottorino).

Sicuramente con l’evoluzione del mercato si è evoluta anche la sua posizione, dunque ritorniamo al concetto anche estetico. Si sposta l’attenzione dal solo e semplice gioco ad arredamento di stile.

Stravolgere dunque, l’immaginario comune e dargli un nuovo senso estetico, non solo per un ambiente di lusso ma per un oggetto alla portata di tutti. Un oggetto che attira l’attenzione per la sua bellezza, versatilità, per la capacità di aggregare e di divertire nella forma di gioco così affascinante a cui invita.

L’azienda

La storia di oggi: il biliardo

La più grande esposizione d’Italia, si trova in via di Valle Ricca 103 (unica sede). 

Ma c’è molto altro come ad esempio gli amati calciobalilla, air hockey, ping pong, accessori per biliardi e da gioco, lampadari, tavoli da gioco e sedie, tavoli da carte, idee regalo, juke box, ecc.

(http://l12.eu/restaldibiliardi-1681-au/LB8NP0AMHV0N4Y2XS7HO)

Un’azienda storica ed unica

che trasmette la passione per un oggetto che ha cambiato vita e forma ed utilizzo, con il passare del tempo.

Io lo desidero da una vita nel soggiorno insieme ad un bel pianoforte a muro e voi? <3

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